di Sergio Caserta
Un risultato straordinario per la Costituzione, per la democrazia e per il futuro del nostro Paese. Un risultato inatteso, prorompente per l’ampiezza e la forza che annichilisce le “alchimie” di coloro che hanno tentato di imbonire il popolo con un progetto oligarchico e autoreferenziale. Il NO allo sgangherato disegno di riforma costituzionale e di legge elettorale è la smentita di una teoria della politica intesa come affermazione dell’immagine del leader solo al comando, controfigura sottomessa al dominio della finanza sull’economia, sulla politica e sull’intera società.
È la conferma che le ricette liberiste, cioè lo smantellamento dello stato sociale, non sono le soluzioni per superare la crisi, che la gente non ne può più di sostenerne tutto il peso con le rinunce, la precarietà, la perdita di diritti, mentre gli “altri”, coloro che vivono delle rendite del capitale, godono di favori ed esenzioni, condoni ed evasione.
È la crisi del progetto di privatizzazione dello Stato furiosamente portato avanti in questi anni e fatto proprio dalla cosiddetta sinistra “riformista” che nulla ha più della sinistra e men che meno di riformismo, inteso come progresso sociale. Emerge in tutta la sua centralità e nuova attualità la Costituzione, il progetto di società che seppero costruire i costituenti dopo la disfatta del fascismo, i disastri della guerra e la gloriosa esperienza della Resistenza.
La Costituzione – scritta col sangue dei partigiani e con il cuore e l’intelletto di una classe dirigente italiana che non si è più saputo replicare – rappresenta la guida per il governo del Paese di qui in avanti. Una Costituzione che tante donne e uomini, giovani e di ogni età, hanno tenacemente difeso con il loro grande impegno in questi terribili e affascinanti nove mesi di campagna referendaria, dalla raccolte di firme alle migliaia di iniziative, banchetti, volantinaggi, in tutt’Italia, oscurati dai media che hanno fornito del referendum, esclusivamente e a senso unico, la facciata istituzionale e partitica.
Una Costituzione del popolo che il popolo ha saputo salvaguardare e che occorrerà riattualizzare con una grande progetto di rinnovamento sociale, etico e politico di cui c’è più che mai bisogno. Da qui riprende, da qui può riprendere il cammino di una sinistra che ritrova le sue ragioni, il senso della sua funzione e della sua missione.
E a partire alle 18 di oggi, lunedì 5 dicembre, il Comitato del No si ritrova a Bologna, in piazza del Nettuno, per festeggiare la vittoria al referendum.