di Ilaria Romeo, responsabile dell’Archivio storico Cgil nazionale
Il 3 novembre 1957 muore Giuseppe Di Vittorio. Il viaggio della salma, da Lecco a Roma, è indimenticabile. Ad ogni stazione ferroviaria il treno deve sostare più a lungo per la folla che, a pugno chiuso, si riversa nelle piazze a salutare Peppino.
Sette anni prima di Togliatti, 27 anni prima di Berlinguer è il primo vero lutto collettivo della sinistra italiana. “Tutto pare come sospeso – osserva quel giorno Pier Paolo Pasolini – , rimandato: anche io mi ritrovo solo con gli occhi, e come senza cuore, in pura attesa. Ma intanto attraverso gli occhi, il cuore si riempie. Non ho mai visto gente così, a Roma. Mi sembra di essere in un’altra città”.
Dall’appello in difesa degli ebrei italiani contro la svolta razzista di Mussolini del 1938 all’ultimo discorso pronunciato a Lecco poche ore prima della morte; dal ricordo del Primo maggio 1945 (il primo dell’Italia liberata) alle parole di Trentin pochi giorni dopo la sua morte; dai verbali delle riunioni in Cgil nelle calde giornate del 1948, quando si consumò la scissione sindacale, al processo nella riunione della direzione del Pci per la posizione assunta sui fatti d’Ungheria, i testi che segnaliamo a seguire offrono al lettore un’immagine di Di Vittorio a tutto tondo, presentando tutte le sfaccettature di una persona – e di una personalità – amata probabilmente come poche altre nella storia del nostro Paese, cui il sindacato e l’Italia devono molto.
- Di Vittorio a fianco degli ebrei italiani
- Bruno Buozzi nei ricordi di Giuseppe Di Vittorio
- 1945: indimenticabile quel Primo Maggio
- 14 luglio 1948: attentato a Togliatti. Di Vittorio: La CGIL non si tocca!
- 1950: Buon anno a tutti voi, fratelli lavoratori d’Italia!
- Lo Statuto dei diritti dei cittadini lavoratori
- Una legge per portare la Costituzione nei luoghi di lavoro
- Di Vittorio e la cultura
- Quando Di Vittorio rivalutò la figura di Rinaldo Rigola
- 1953: Il Primo maggio di Giuseppe Di Vittorio
- Lettere scarlatte. Un manifesto. I fratelli Rosselli, Di Vittorio, Salvemini, Trentin
- Sulla sconfitta nelle elezioni alle commissioni interne Fiat
- 27 ottobre 1955: bomba a corso Italia
- 27 febbraio 1956: sessanta anni fa l’ultimo congresso di Giuseppe Di Vittorio
- 23 ottobre 1956: l’Ungheria e il ruolo di Di Vittorio
- Di Vittorio e il ’56 ungherese, la resa dei conti
- L’ultimo discorso di Giuseppe Di Vittorio
- Bruno Trentin sulla morte di Giuseppe Di Vittorio
- I funerali di Giuseppe Di Vittorio nel commento di Pier Paolo Pasolini
- La bandiera è caduta, Gianni Toti sulla morte di Di Vittorio
- La storia di Rassegna Sindacale: l’addio a Giuseppe Di Vittorio
Questo articolo è stato pubblicato da Rassegna.it il 2 novembre 2016