del Comitato per il NO nel referendum sulle modifiche della Costituzione
La sproporzione delle forze in campo è evidente. Da un lato abbiamo il Governo che ha reclutato i migliori professionisti internazionali della persuasione, ha dalla propria parte una larga parte della carta stampata ed attua una pervasiva informazione sulle reti televisive pubbliche. Fondi illimitati, mezzi illimitati, ed una pervicace decisione di imporre al Paese le nuove regole che ha fatto approvare dal parlamento.
Dall’altra parte c’è un gruppo di volontari. Molta forza ideale, un impegno fisico quotidiano che sta diventando difficile da sostenere, perché tutti hanno una vita, lavoro, famiglie. Tuttavia i volontari stanno affluendo sempre più numerosi. Ogni giorno nascono mediamente due comitati locali, il numero supera ormai i 400.
È un fenomeno di partecipazione straordinario, che testimonia quanto ancora ci sia di sano nel nostro Paese. Tuttavia, come detto, la lotta è ìmpari. Non abbiamo soldi per stampare i materiali, per affittare gli spazi; se vogliamo organizzare un concerto non abbiamo soldi per montare un palco, vorremmo organizzare concerti, manifestazioni, convegni. Se i nostri avversari suonano il loro piffero alla Rai, noi dobbiamo almeno suonare le campane nelle piazze.
Dunque, a fianco della folta brigata di volontari che si stanno battendo per la Democrazia futura, ci rivolgiamo ad un gruppo di donatori a cui chiediamo un sacrificio straordinario. Sono 139, come gli articoli della Costituzione che dobbiamo salvare, idealmente uno per ogni articolo della Costituzione originaria, a cui chiediamo di donare, ciascuno, 1.000 euro a testa per sostenere il nostro impegno per il No nel referendum costituzionale. E’ una somma molto elevata, è chiaro.
Tuttavia abbiamo capito che in queste ore decisive per il nostro Paese le persone vogliono fare cose straordinarie, per dimostrare, prima di tutto a se stesse, di non aver lasciato nulla di intentato, per fermare questa deformazione ad orologeria della Costituzione. Nei prossimi 10 giorni contiamo di raccogliere anzitutto le adesioni di questi sottoscrittori, da inviare con mail a salvalacostituzione@gmail.com indicando il nome e l’indirizzo completo di chi aderisce.
Contestualmente, o entro qualche giorno, potete effettuare il versamento tramite bonifico bancario intestato a:
Comitato per il NO nel referendum sulle modifiche della Costituzione
Codice IBAN: IT50 H010 1003 2011 0000 0015 772
BIC (per l’estero): IBSPITNA
Causale: “Campagna regala una Costituzione”.
Naturalmente chiediamo a tutti di contribuire secondo le loro possibilità, quindi sono altrettanto importanti 1.000 sottoscrittori da 100 euro e tanti altri che sottoscriveranno quello che possono dare. I contributi che abbiamo già ricevuto sono serviti nella campagna di raccolta delle firme.
Ora inizia la campagna elettorale per il referendum e queste risorse servono a questo scopo e occorrono in tempi brevi per produrre gli strumenti di informazione e di propaganda necessari. Abbiamo poi deciso di dare un riconoscimento come particolare segno della gratitudine del Comitato per il No nel referendum costituzionale a quanti sottoscriveranno per questa raccolta straordinaria di fondi.
Stamperemo copie della Costituzione numerate, con una premessa, una lettera ai discendenti, per spiegare le ragioni del presente impegno straordinario. Le future generazioni potranno anche farsi sottrarre i diritti democratici che noi ora difendiamo, ma almeno noi sapremo di avergli trasmesso le ragioni ideali della difesa dei valori costituzionali, e la testimonianza di un impegno, che ha saputo anche farsi straordinario nei momenti eccezionali.
Questa è la battaglia popolare di oggi. Chiunque deve contribuire con quello che ha, attingendo a risorse che forse neanche pensava di avere. Si può vincere, si può perdere, la nostra generazione avrà comunque testimoniato la vitalità dei valori costituzionali. Regaliamo una Costituzione ai nostri figli.