di Francesco Baicchi, Rete per la Costituzione
Sabato 6 luglio a Bologna, numerosi rappresentanti di comitati unitari locali, preso atto delle forzature dirette ad accelerare l’iter del processo di ‘riforma’ costituzionale, hanno deciso di costituire la ‘Rete dei comitati per la difesa della Costituzione’, allo scopo di rendere più efficace la propria azione di informazione della pubblica opinione sull’importanza e le conseguenze delle riforme ventilate.
Coloro che hanno partecipato hanno espresso una particolare preoccupazione per la esplicita volontà del governo di derogare alle procedure previste dall’articolo 138 Cost., che, a giudizio di numerosi costituzionalisti, appare esplicitamente illegittima e in grado di minare la natura stessa della Carta costituzionale. A questo proposito i Comitati hanno concordato sulla necessità di una campagna di informazione e sensibilizzazione sia dei cittadini che, soprattutto, degli stessi parlamentari, allo scopo di impedire che il ddl 813 venga approvato, o, almeno, che l’approvazione in seconda lettura avvenga con una maggioranza inferiore ai 2/3 per consentire il ricorso al referendum.
I tempi accelerati programmati dalla anomala maggioranza governativa impongono a nostro avviso un intervento tempestivo, che non può essere rinviato all’autunno. A tale scopo i Comitati hanno unanimemente auspicato un incontro urgente fra tutti i soggetti che hanno aderito alla manifestazione di Bologna del 2 giugno e sottoscritto il documento ‘Non è cosa vostra’; incontro che potrebbe portare sia alla costituzione di un ‘coordinamento’ nazionale di quanti condividono le stesse preoccupazioni per il rischio di trasformazione in senso presidenziale e autoritario della nostra Repubblica, che alla definizione di una o più iniziative pubbliche da realizzare nel periodo estivo.
Inoltre riteniamo opportuno proporre la pubblicazione urgente di un appello argomentato che raccolga la sottoscrizione dei soggetti già citati.