di Alice Facchini
“Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei Beatles”, scriveva Milan Kunder. “Senza musica, la vita sarebbe un errore”, ripeteva Nietzsche. La musica dunque è una dimensione importante dell’esistenza, innalza l’uomo e allo stesso tempo gli permette creare profondi legami con i suoi simili. In molti casi, svolge il ruolo di forte collante sociale.
È proprio con questa sua funzione che a Pavullo, comune nel Frignano, sull’Appennino modenese, nasce lo Spazio Evasione, scuola di musica aperta a ragazzi e adulti di tutte le età, ora gestita dall’associazione culturale Antares. Si tratta ancora oggi di uno dei pochi centri legati all’Arci che si occupi della diffusione della musica classica.
Questa scuola nasce quindici anni fa, su iniziativa dell’amministrazione comunale. Per anni viene seguita dall’associazione Musica e comune, ma dal luglio 2012, a seguito della vittoria di un bando, la scuola passa in gestione all’associazione Antares. Racconta Laura Trapani, flautista e oggi presidentessa di Antares: “Il cambio di gestione ha portato a significative novità: i locali della scuola sono stati aperti al teen space, centro di aggregazione giovanile di Pavullo, per favorire l’integrazione tra i giovani e il territorio. I corsi di insegnamento si dividono in due rami: quelli di musica pop e quelli di musica classica, questi ultimi ancora in avviamento”.
L’offerta che Antares propone spazia dalla propedeutica musicale per bambini molto piccoli, ai corsi di musica per ragazzi, fino a corsi per disabili, tenuti da uno psicoterapeuta, che abbina la sua pratica alla musica. Per gli adulti, si spazia dal corso di reiki a quello di fotografia, dal corso di degustazione di vini e piatti tipici a quello per imparare l’uso del pc (e prevalentemente indirizzato agli anziani).
“Per Carnevale, con i più piccoli abbiamo fabbricato maschere, in collaborazione con altre associazioni del territorio – continua Laura Trapani -. Anche per Natale abbiamo festeggiato, svolgendo un piccolo saggio natalizio, che vedeva l’esibizione dei ragazzini della scuola, e che ha anticipato il saggio che si terrà a fine anno al cinema teatro Max Mazzieri”.
I corsi di musica per ragazzi si dividono a loro volta in due gruppi: quelli professionali, per chi ad esempio vuole tentare di accedere al conservatorio, e quelli personali, per chi ha passione e vuole imparare semplicemente a suonare uno strumento. Flauto, chitarra, batteria, pianoforte, violino, violoncello, arpa classica, arpa celtica… Questi tutti gli strumenti che è possibile imparare a suonare. Da aggiungere, anche i corsi di canto, ear training (esercizi di comprensione della musica), e teoria e solfeggio.
“Dobbiamo ringraziare di cuore la presidentessa dell’Arci di Modena Greta Barbolini, che ci ha dato un aiuto importante, e senza la quale tutti questi progetti non sarebbero stati realizzati”.